
PARODONTOLOGIA
La branca dell’ odontoiatria che si occupa di ciò che sta’ intorno al dente e lo sostiene: il parodonto. Questo è costituito da:
- osso alveolare, cioè l’osso nel quale sono infissi i denti;
- cemento radicolare, cioè lo strato più esterno della radice dentaria;
- legamento parodontale, cioè l’insieme di fibre che collega l’osso alveolare al cemento radicolare;
- gengiva, cioè il tessuto che riveste esternamente tutti i tessuti profondi di cui abbiamo parlato.
La parodontologia si occupa quindi del mantenimento della salute dei tessuti parodontali superficiali e profondi e delle patologie che li riguardano, che vanno dalla gengivite alla parodontite.

Il segnale che qualcosa non va è sicuramente il sanguinamento gengivale, presente sia nelle infiammazioni superficiali che in quelle profonde. Attualmente la malattia parodontale colpisce più di 10 milioni di italiani dopo i trenta anni ed è una delle maggiori cause di perdita dei denti.
La parodontopatia, meglio conosciuta come piorrea, in realtà è costituita da un complesso di malattie che, in forme diverse, possono colpire ogni fascia d’età.
La malattia parodontale è una patologia cronica, quindi non può essere eliminata, ma deve essere curata, ed è per lo più asintomatica. È di fondamentale importanza la sua cura, perché ultimamente sono stati messi in luce legami tra malattia parodontale e malattie sistemiche, come il diabete e le patologie cardiovascolari.
LA PARODONTITE È UNA MALATTIA INFETTIVA
La parodontite è una malattia infettiva multifattoriale sito-specifica: infettiva perché causata in gran parte, ma non solo, dai batteri che compongono la placca, multifattoriale perché ci sono diversi fattori concausali alla placca (il fumo, per esempio) che possono aumentare la probabilità che la malattia si verifichi o la dannosità dei suoi effetti, sito-specifica perché ogni singolo dente in ogni sua zona può esserne colpito in maniera differente.
Di queste la sito-specificità ci costringe a un grande rigore diagnostico. La malattia parodontale porta alla fine a una riduzione dell’osso alveolare a sostegno del dente, che può manifestarsi clinicamente con la formazione di una recessione gengivale o di una tasca parodontale.
La terapia è inizialmente mirata al miglioramento delle tecniche di igiene domiciliare e di controllo della placca, si eseguono quindi detartrasi e levigatura delle radici dentarie, per eliminare i depositi di placca e tartaro sopra e sottogengivali.
La chirurgia parodontale si esegue solo in quei casi in cui la terapia iniziale non da i risultati sperati e in genere quando la gravità delle alterazioni anatomiche provocate dalla malattia lo impone. Questa può risolvere le alterazioni ossee create dalla parodontite demolendo o rigenerando, secondo i casi, mentre è la chirurgia muco-gengivale che si occupa di correggere i difetti di morfologia, posizione e/o quantità dei tessuti molli (recessioni gengivali).
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