terapia di mantenimento

Che cosa significa terapia di mantenimento o di supporto?

La piorrea è una malattia cronica con la tendenza a recidivare. Quindi anche quando la fase acuta è stata risolta, bisogna mantenere un livello d’igiene molto elevato, al fine di preservare la stabilità raggiunta e la salute della bocca nel tempo.

Per questo motivo i pazienti vengono inseriti in un programma, definito anche “terapia di supporto”, che rappresenta un vero e proprio “checkpoint” ripetuto ad intervalli regolari, necessario per monitorare l’andamento della malattia, valutare la risposta alla terapia, e promuovere l’attenzione e la cura continua all’igiene orale.

La terapia di supporto prevede:

  • Aggiornamento continuo della storia medica e dentale del paziente
  • Controllo della salute parodontale di denti e impianti, e della presenza di carie
  • Valutazione delle abilità del paziente nel mantenere una corretta igiene orale domiciliare
  • Rinforzo motivazionale sulle istruzioni di igiene orale e sul controllo di possibili nuovi fattori di rischio (es. fumo, stress, diabete, esercizio fisico, nutrizione)
  • Rimozione meccanica professionale della placca batterica e del tartaro dalle superfici dentarie.

Una terapia  personalizzata

Considerata imprescindibile per il mantenimento della salute orale nel tempo, la terapia di supporto non può essere standardizzata per tutti i pazienti; deve essere invece “dosata e personalizzata”, per frequenza e tipologia, in funzione delle caratteristiche e del profilo di rischio parodontale dei pazienti.

Per questo motivo, individui che presentano un rischio parodontale alto, a causa di più fattori di rischio coinvolti (siti con tasche residue, sanguinamento al sondaggio, denti persi per parodontite, estesa perdita di supporto parodontale, familiarità genetica per la parodontite, malattie sistemiche come il diabete oppure fumatori) necessiteranno di intervalli di richiamo più frequenti, rispetto a pazienti che non presentano le stesse caratteristiche di rischio.

Il successo della terapia di mantenimento si fonda sulla motivazione del paziente nel seguire con regolarità i “checkpoint” programmati per lui dal professionista e nella sua capacità di acquisire e mantenere, con costanza, un ruolo attivo nella cura della propria malattia.

Uno studio eseguito dall’Università del Michigan (USA) nel 2021, ha infatti dimostrato che aderire con regolarità alla terapia di supporto parodontale riduce significativamente il rischio di perdere i denti per parodontite, soprattutto in pazienti colpiti da forme di piorrea più severa, fumatori, diabetici ed anziani.

Sembrerebbe infatti, che in un periodo di 5 anni, chi soffre di parodontite grave e salta per oltre 1 anno i richiami di mantenimento, corra un rischio 3 volte maggiore di perdere denti rispetto a chi invece effettua i richiami con regolarità.

La PERSISTENZA del paziente nel seguire il programma di richiami è dunque il fattore chiave.

Per questo motivo noi tutti professionisti dello studio Bisegna e soprattutto la Dott.ssa Di Libero, la nostra igienista, siamo costantemente impegnati nel rinforzare e supportare la motivazione del paziente ad aderire regolarmente alla terapia di mantenimento, poiché la cura della parodontite (in quanto malattia cronica e recidivante) dura tutta la vita.

Per la terapia di mantenimento abbiamo studiato appositi ‘pacchetti’ indirizzati a pazienti a basso, medio e alto rischio che possono essere ulteriormente individualizzati, così da rendere più semplice e immediato possibile l’accesso del paziente a questa fondamentale parte del piano di cure.

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